domenica 25 marzo 2007

Daniel C. Dennett, Sweet Dreams

scheda del libro
Daniel C. Dennett,
Sweet Dreams. Philosophical Obstacles to a Science of the Consciousness,
A Bradford Book, The MIT Press, Cambridge, Massachusetts, 2005


Con gli 8 saggi, pubblicati individualmente tra il 1999 e il 2001, Dennett torna, a distanza di un decennio, sul tema della coscienza per rispondere ai critici e puntualizzare la sua posizione esposta in Consciousness Explaned (1991).

A suo avviso la teoria regge piuttosto bene, anche se è necessario qualche rinnovamento e aggiustamento. In alcuni casi, si è tolto la soddisfazione di veder confermate empiricamente alcune sue previsioni sperimentali.

In realtà agli aggiornamenti della teoria viene dedicato uno spazio piuttosto limitato, mentre il grosso dello sforzo di Dennett è teso a contrastare le intuizioni dei “qualiofili” che negano la passibilità di una spiegazione funzionalistica della coscienza. Lo scontro si svolge tutto su un piano in cui appare difficile il dialogo, talvolta sembra uno scontro tra sordi, una guerra di religione, da una parte c'è l'appello alle nostre più intime intuizioni, dall'altro c'è il tentativo di sminuire, far svanire la loro forza.

Gli avversari di Dennett sono i “qualiofili”, i “mysterians”, i sostenitori dell'esistenza del “hard problem” o del “explanatory gap”, coloro che sostengono l'impossibilità di una spiegazione scientifica della coscienza o perlomeno di una radicale differenza tra la scienza della natura e una eventuale scienza della mente, cioè i vari Chalmers, Levine, Chomsky, McGinn, Searle, Nagel, ecc.

Alcune intuizioni che questi avversari propongono sono ben note e Dennett le fa discendere in gran parte dal capostipite di queste “intuition pump”, il Mulino di Leibniz:
  • la possibilità dello zombi, un individuo che si comporta in modo completamente e indistinguibilmente identico a un essere umano (sia nel comportamento sia in ogni analisi in terza perrsona che si possa fare del suo funzionamento interno) e che malgrado non abbia coscienza, non si provi nulla ad essere lui.
  • Mary, la scienziata che sa tutto del colore senza averli visti, che sicuramente apprenderà qualcos'altro quando per la prima volte ne vede uno.
Mi sembra che in effetti entrambi queste intuizioni non dimostrano in realtà nulla, postulino quello che vogliono dimostrare o come dice Dennett dimostrano non la forza d'immaginazione ma la povertà d'immaginazione di chi vi rimane intrappolato.

  1. Nel primo capitolo, “The Zombic Hunc”, viene mostrata l'inconcludenza dell'ipotesi dello zombi filosofico.
  2. Nel secondo capitolo, “A Third-Person Approach to Consciousness”, Dennett ripropone con molta chiarezza il suo approccio in terza persona alla auto-fenomenologia, l'eterofenomenologia, attraverso l'ipotesi di scienziati marziani che grazia alla combinazione di eterofenomelogia e atteggiamento intenzionale studiano la coscienza degli umani. Si potrebbe obbiettare: é possibile che qualcuno non cosciente abbia una teoria della mente? I neuroni-specchio non sono indispensabili nell'attribuzione di intenzionalità? L'atteggiamento intenzionale è comportamentista nel senso che si limita a ciò che è intersoggettivamente osservabile, ma non è comportamentista perchè da interpretazioni mentalistiche ad alcuni dati osservabili.
  3. Il terzo capitolo si chiama “Explaining the 'Magic' of Consciousness”.
  4. Nel quarto capitolo, “Are Qualia What Make Life Worth Living?”, si occupa dei quali e dell'interessante fenomeno della cecità ai cambiamenti. Leggere Rensink, R. A., O'Reagan J. K. , Clark, J. J., “To See or Not to See: The Need for Attention to Perceive Changes in Scenes”, Psychological Science 8 (5): 368-373
  5. Nel quinto capitolo, “What RoboMary Knows”, sostituisce alla scienziata Mary dell'esempio di Jackson il computer RoboMary per smontare la forza dell'intuizione che ci sia qualcosa nel colore altre a tutte le sue disposizioni causali. Dobbiamo abbandonare l'autofenomenologia perchè ci induce nella tentazione di di prendere le nostre convinzioni in prima persona non come dati ma come verità innegabile.
  6. Nel sesto “Are We Explaining Consciuosness Yet” e
  7. nel settimo capitolo “A Fantasy Echo Theory of Consciousness”, Dennett propone degli aggiustamenti del suo Multiple Draft Theory della coscienza. Si basa sempre sul pandemonio e sulle molteplici versioni, ma ora la coscienza viene paragonata alla “fama” che un pensiero può, più o meno brevemente, godere rispetto agli altri che si trovano nell'ombra.
  8. “Consciosness: How Much is That In Real Money?”

Dennett insiste nel sostenere che
  • “Non esiste una scienza in prima persona.”
  • “I metodi in terza persona delle scienze naturali sono sufficienti a indagare la coscienza altrettanto completamente di qualunque fenomeno naturale, senza nessun residuo significante”.


Dennett è impegnato nello sforzo smontare le intuizioni dei suoi avversari e si stupisce che le intuizioni personali possano avere un peso così grande nel contrastare un ragionamento. [interssante la nota 18 a pag. 22].
Inoltre nota come “controintuitivo” nel campo della filosofia della mente abbia una valore negativo, invece che positivo come nel resto delle scienze.
Spesso fa il paragone con le difficoltà che la teoria eliocentrica ha incontrato visto le contrastanti intuizioni geocentriche.

Ha in gran parte ragione, ma forse il paragone con la rivoluzione astronomica dovrebbe essere sviluppato più a fondo. Forse le intuizioni personali seguitano ad essere un forte ostacolo anche perchè, a differenza della teoria copernicana, la teoria della mente proposta finora, non è così completa, dettagliata e soddisfacente da essere un continuo e sicuro correttivo dell'apparenza.

Comunque al di là di alcuni aspetti sui qualia o sul ruolo poco approfondito di una coscienza prelinguistica, il punto su cui Dennett ha assolutamente ragione rispetto ai suoi critici e che mi sembra sia difficilmente eludibile è il seguente:
Qualunque spiegazione della coscienza che lascia al suo interno qualcosa/qualcuno cosciente in realtà non ha spiegato affatto cos'è la coscienza.

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